Critica

Pittura Quadrilatera. Juan D'Elia

La pittura quadrilaterale di Juan D’Elia

Prof. Claudio Strinati

Juan D’Elia è nato nel 1912 a Casalbuono (SA) ed è morto a Roma nel 2012, all’eta di oltre 100 anni. Di tante note critiche riportiamo, per brevità, soltanto la presentazione compilata dal Prof. Claudio Strinati, Soprintendente al Ministero dei Beni Culturali. 

“Le sue prime opere sono influenzate dall’arte Incas, Atzeca e precolombiana a seguito della sua permanenza giovanile in Sud-America. Ritroviamo quindi temi simbolici e figurativi che si ricollegano alla realtà quotidiana quali nature morte o soggetti ripresi con stile lineare e decorativo. 

Rientrato in Italia la sua arte si evolve fino ad una nuova pittura segnica tesa alla conquista della superficie che appare a prima vista semplice e naturale, ma tuttavia effettua una apertura verso nuove spazialità ambientali mai raggiunte finora. Nasce così la pittura denominata “quadrilaterale” la quale è rivolta alla ricerca di una nuova conquista spaziale: ogni segno, ogni figura sono posti sullo stesso piano. L’oggetto principale è la figura umana. Il quadro può essere visto da qualsiasi punto di osservazione: tutti i lati sono paritetici, nessuno è superiore agli altri per importanza o disposizione formale e cromatica. In questa nuova conquista spaziale viene meno, anzi si elimina del tutto, ogni profondità visione prospettica.”